Il duo Shapiro e Vandelli con Love and Peace si sono esibiti al Teatro Manzoni di Bologna.
Quella sera, la loro performance ha fatto sognare intere generazioni.
I Tempi d’oro
Piper-Club-Roma-anni-60
Shel Shapiro e Maurizio Vandelli sono due musicisti che negli anni’60 frequentavano il
Piper Club di Roma un’istituzione in quegli anni d’oro per la musica mondiale, con le loro rispettive band Equipe 84 e The Rokes sono riusciti a stregare la maggior parte del pubblico italiano.
Fu in questi anni, che girò la voce di una rivalità artistica tra i due.
Due personaggi dello spettacolo molto diversi tra loro, con carriere separate.
Si sa la vita è imprevedibile.
Vandelli e Shapiro si rincontrano e decidono di unire i due talenti per realizzare ancora una volta una tournée teatrale indimenticabile.
Per l’occasione Shel Shapiro e Maurizio Vandelli hanno realizzato un album
Love and Peace (Sony Music) che dà il nome al tour invernale nei teatri, prodotto e realizzato da Trident Music, con la regia di Roberto Manfredi, che partirà il 10 dicembre dal Teatro Verdi di Firenze.
A seguire i due artisti saranno nelle principali città italiane: Roma (11 dicembre, Auditorium Parco della Musica, Sala Sinopoli), Torino (13 dicembre, Teatro Colosseo), Bologna (15 dicembre, Teatro Manzoni), La Spezia (19 gennaio, Teatro Civico), Brescia (25 gennaio, Dis_play), Milano (29 gennaio, Teatro Ciak), Trento (31 gennaio, Auditorium Santa Chiara), Schio-Vicenza (1 febbraio, Teatro Astra) e proseguirà per tutto il 2019.
Soul Out al Teatro Manzoni – Bologna
Teatro-Auditorium-Manzoni-Bo
Il Teatro Manzoni era soul out il 15/12/2018 di Bologna, le persone erano in paziente di cantare e passare una bella notte di due ore e mezza con i miti indissolubili della musica italiana e non solo.
Sul palco, Shapiro e Vandelli sono accompagnati da una band di musicisti:
Alessio Saglia alle tastiere, David Casaril alla batteria, Gian Marco De Feo e
Daniele Ivaldi alle chitarre acustiche ed elettriche, e Massimiliano Gentilini al basso.
Il concerto inizia con una serie d’immagini che ritraggono, i bombardamenti, la giungla, la vita, la colonna sonora inizia tratteggia in modo inconfondibile il film cult di Francis Ford Coppola.
Avete presente di quale film sto parlando?
Apocalypse-Now-1979-Regia-F.-F.-Coppola
La vecchia generazione ricorderà con piacere Apocalypse Now è un film del 1979 diretto da Francis Ford Coppola, interpretato fra gli altri da Martin Sheen, Marlon Brando e
Robert Duvall, Frederic Forrest, Laurence Fishburne, Dennis Hopper, liberamente ispirato al romanzo Cuore di tenebra dell’autore Joseph Conrad vincitore della Palma d’oro al 32º Festival di Cannes e di due premi Oscar nel 1980 per la migliore fotografia (a Vittorio Storaro) e per il miglior sonoro (a Walter Murch).
“Ha mai pensato seriamente a delle reali forme di libertà?
La libertà dall’opinione degli altri… persino dalla propria opinione.”
Apocalypse Now
Francis Ford Coppola ci riprova dopo 22 anni con una nuova versione aggiornata del film cult Apocalypse Now, realizzando Apocalypse Now Redux è un film del 2001 liberamente ispirato sempre al romanzo di Joseph Conrad Cuore di tenebra.
Con il cast di attori, da Martin Sheen, Marlon Brando, Robert Duvall, Laurence Fishburne, Dennis Hopper e Harrison Ford, con il cameo di Francis Ford Coppola,
Vittorio Storaro, R. Lee Ermey, Colleen Camp, Scott Glenn e molti altri ancora.
Si tratta della versione restaurata e allungata (47 minuti in più) del celeberrimo
Apocalypse Now (1979), con un nuovo montaggio e l’inserimento di così tanto materiale scartato all’epoca della prima versione, con alcune differenze tra il prima e il secondo film tra cui nella versione italiana che presenta pure un doppiaggio totalmente nuovo.
Presentato in anteprima fuori concorso in occasione del Festival di Cannes Apocalypse Now Redux ha avuto successo, ricevendo un buon riscontro dalla critica e dal pubblico.
Vi starete chiedendo come mai cito entrambe le versioni senza più di tanto entrare nei particolari perché questa non è la sede giusta per esaminare le due versioni e il testo letterario, ma verranno affrontati in un altro articolo.
Poster-Apocalypse-Now-Redux-Regia-F.-F.-Coppola-Anno-2001
Ci interessa perché l’attacco musicale del concerto di Shapiro e Vandelli ha un legame speciale Apocalypse Now Redux di Francis Ford Coppola.
Infatti durante i primi minuti di concerto si vedono delle immagini forti così il suono della musica riportano alle mente in modo inconfondibile Apocalypse Now Redux si tratta della sequenza indimenticabile del celebre attacco degli elicotteri accompagnato dalla musica del grande
Richard Wagner – Cavalcata delle Valchiere (1856), la curiosità cinematografica che dura solo una decina di minuti, ma per girarlo furono necessarie ben sette settimane di riprese tra i piloti degli elicotteri va ricordato un allora sconosciuto Ronal Lee Ermy, divenuto celebre con
Full Metal Jacket e da poco scomparso.
Geniale la scelta introduttiva per il concerto Love and Peace, sembrava di esser per un attimo piombati dentro al film cult con immagini che richiamano alla memoria periodo della guerra in Vietnam, del cambiamento, allo scorrere inesorabile del tempo, al periodo degli hippy, un occhio umano che si trasforma in orologio che riassume le decadi dal 1968 al 2018, fino a giungere sullo schermo scritto in grande in bianco su sfondo nero Love and Peace.
Un inizio a dir poco favoloso, per chi ama il genere cinematografico.
Non lo credete anche voi?
Ecco un assaggio di come è il concerto ripreso da un utente e posta in rete su
YouTube – Shapiro Vandelli Love and Peace
Bisogna chiedersi che legame ci sia tra il film cult di Coppola e l’album del tour
Love and Peace del duo Shapiro e Vandelli.
Il tutto si può racchiudere in una frase celebre del 1968 di uno studente anonimo che la scrisse in inglese in Francia sui muri dell’Università di Nanterre, durante i moti studenteschi.
“MAKE LOVE, NOT WAR.”
Il nome del tour e dell’album Love and Peace rappresenta l’incontro dei due artisti, non deve esser inteso come un aspetto nostalgico, ma un assemblaggio dei ricordi della memoria, con uno sguardo rivolto al presente e al futuro.
La si può definire una fusione di due generi musicali che riporta alla vita un’amicizia che in molti credevano persa a causa della rivalità artistica nata sul palco del Piper Club.
La scaletta è ricca di canzoni non solo loro, ma anche grandi omaggi ai loro colleghi/amici scomparsi come Lucio Dalla, ai grandi della musica straniera come i R.E.M.
Un repertorio carico di vita vissuta e da vivere come una nuova rinascita.
Non sono stati inseriti i nomi dei cantanti e delle band volutamente nella scaletta! È bello scoprirlo durante il concerto, la loro esibizione è stata magnifica, divertente, storica, culturale, diversa, per certi versi importante.
La Scaletta del Concerto
CHE COLPA ABBIAMO NOI
TUTTA MIA LA CITTÀ
LASCIA L’ULTIMO BALLO PER ME
UN ANGELO BLU
4 MARZO 1943 – LUCIO DALLA +EQUIPE 84
PIANGI CON ME + VEDRAI
LOSING MY RELIGION – R.E.M.
AUSCHWITS – FRANCESCO GUCCINI
EMOZIONI – LUCIO BATTISTI
LET IT BE – THE BEATLES
ELENOAR RIGBY – THE BEATLES
BLOWING IN THE WIND – BOB DYLAN
IO VIVRÓ SENZA TE
BANG BANG
CASA MIA
BLOWIN’ IN THE WIND – BOB DYLAN
CALIFORNIA DREAMIN’ – THE MAMAS & THE PAPES
NEL CUORE NELL’ANIMA
LA LUCE DELL’EST + IO VORREI NON VORREI MA SE VUOI
PER AMORE DELLA MUSICA
UN’ANIMA PURA
EMOZIONI
ECCOLA DI NUOVO
WILD WORLD – CAT STEVENS
ELEANOR RIGBY – THE ROKES
10 RAGAZZE + UN’AVVENTURA – LUCIO BATTISTI
C’E’ UNA STRANA ESPRESSIONE NEI TUOI OCCHI – THE ROKES
29 SETTEMBRE – LUCIO BATTISTI
È LA PIOGGIA CHE VA – THE ROKES
IO HO IN MENTE TE – EQUIPE 84
YOU RAISE ME UP – SECRET GARDEN
BISOGNA SAPER PERDERE – THE ROKES
Una scaletta musicale di tutto rispetto per il duo del beat italiano con la loro esibizione è impazzito il Teatro Manzoni di Bologna, la città ha potuto in qualche maniere rivivere un pezzo di storia della musica in uno spettacolo pieno di colori e d’emozioni.
É bello vedere l’interesse di tanti giovani che vogliono conoscere le origine del rock, del beat, della canzone d’autore italiana.
“Il sole scoglie l’intera Mosca in una macchia che, come una tromba, impetuosa fa vibrare tutta l’animo. No, questa uniformità rossa non è l’ora più bella! Questo è solo l’accordo finale della sinfonia che dona massima vitalità ad ogni colore, che fa in modo che tutta la città risuoni come il ʻfortissimoʼ di un’enorme orchestra.” Wassily Kandinsky
Vandelli e Shapiro sul palco si alternano cantando brani ed eseguendoli insieme, per loro gli anni si sono fermati, pieni di grinta, sono riusciti a coinvolgere in sala il pubblico di ogni età, una gioia per gli occhi, forse un po’ meno per la perdita della voce per qualcuno che cantava le mitiche canzoni come Io ho in mente te, Bang Bang, Che colpa abbiamo noi, Bisogna saper perdere….
La canzone You Raise Me Up di Secret Garden è stata una vera sorpresa sentirla al concerto Love and Peace è molto usata come cover da diversi artisti o gruppi, è una dei testi più belli ha qualcosa di magico, inserito nell’album Once in a Red Mood, del 2001. È bello che Shapiro e Vandelli hanno scelto un testo così splendido per andare verso la chiusura del concerto.
“Guai all’uomo il cui cuore da giovane non ha appreso a sperare,
ad amare e a riporre fiducia nella vita!” Joseph Conrad
Critica
Ogni concerto musicale è una lezione di vita, di socializzazione, d’incontro artistico.
L’evoluzione canora ha sempre un seme spontaneo che porta buoni frutti, è la storia.
L’esperienza degli artisti che hanno vissuto lunghe e appaganti carriere sono una prova della loro creatività, sensibilità, come il duo Shel Shapiro e Maurizio Vandelli.
Un aspetto piacevole e geniale di questo concerto è stato omaggiare una parte della colonna sonora del film Apocalypse Now del regista Francis Ford Coppola e per me è stata un’occasione poterla utilizzare per la comparazione mettendo in luce sia la versione di Apocalypse Now e sia Apocalyse Now Redux.
Se non siete mai stati ad un loro concerto, è consigliabile fare un’esperienza così completa e appagante che rimane nella storia della vostra vita e della musica.
Chi se lo aspettava che nel 2019 grazie alla rassegna del Cinema Ritrovato a Bologna, avrei segnalato la presenza del regista Francis Ford Coppola nella città emiliana.
Il registaha pernottato in un Hotel famoso del centro storico, ospite per due appuntamenti imperdibili.
Il primo appuntamento si è svolto il 28 /06/2019, il regista Francis Ford Coppola ha tenuto una lezione di cinema (bisognava pagare un biglietto) presso il Teatro Manzoni.
Il secondo appuntamento 29/06/2019 si svolgeva in Piazza Maggiore per la visione definitiva battezzata come Apocalypse Now-Final Cut dando una nobile spiegazione del gesto.
Un sogno diventato realtà, mi sento fortuna ad averlo incontrato di persona Francis Ford Coppola, lo stimo tanto come regista.
18/12/2018
Lara Ceroni