
I Misteri: Bologna vs Pistoria
I misteri nelle città: Bologna e Pistoia affascinano e raccontano una realtà dimenticata, che va riscoperta.
I giovani hanno la possibilità di vivere nuove avventure in questi luoghi.
Bologna incanta
Nel cuore di Bologna
Premessa
I misteri delle città hanno sempre affascinato ogni generazione, sono un richiamo alle origini di quei luoghi e allo sguardo incantano di un sognatore al quale piacerebbe rivivere quelle epoche passate.
In alcune città ci sono le rievocazioni storiche: Siena, Ascoli Piceno, mentre in altre città ci si affida alle associazioni no profit che hanno un’esperta giuda o potete visitare questi luoghi da soli come: Bologna, Pistoia, Milano etc.
Quando avrete l’opportunità di andare a visitare in piena autonomia Bologna o Pistoia, vi sembrà di essere la protagonista del telefilm Relic Hunter o il protagonista del film Indian Jones due rispettosi archeologi del mistero, saremo affascinati da ciò che ci raccontano sui resti delle civiltà precedenti e di come l’uomo ha voluto interpretarlo in chiave moderna.
“Bologna ombelico di tutto, […] per quel che m’hai dato che è quasi ricordo, in odor di passato” . Francesco Guccini
Chi è che non è stato mai a Bologna? Bologna incanta quando arrivi ti sembra di entare nella storia, in centro sei affascinato dalle due torri degli Asinelli, come un tempo erano le due torri gemelle di New York (2001), dalla piazza Nettuno, dalla piazza Maggiore, ricorda Venezia per i suoi corsi d’acqua, fuori dalle mura affascina il lungo porticato che arriva fino alla chiesa di San Luca etc. Bologna nel 2000 è stata capitale europea della cultura e nel 2006 è stata la città della musica, patrimonio dell’Unesco.
Vi condurrò lungo l’iteneraio della Bologna incantata andremo a scoprire e a visitare luogi e mura, degustaremo la cucina italiana.
Le dodici porte e i suoi rispettivi segni zodiacali
Vi siete mai trovati a camminare per Bologna e ha chiedere informazioni di come poterla visitare? Tutti vi consiglieranno di andare a piedi per la città, qualcuno vi farà capire attraverso un disegno rappresentante una pizza tagliata o un sole con i raggi che la città ha docidici porte che costituiscono la cinta. In passato la città non possedeva una pianta così perfetta, ma era rettangolare questo perchè esisteva una tecnica in base alla quale si stilavano gli oroscopi medievali, creando un quadro astologico.
Le 12 porte e i 12 segni zodiacali a Bologna
Il primo a formulare un’associazione tra le docidi porte e i dodici segni zodiacali, fu l’erudito Ovidio Montalbani nel XVII secolo, tenendo conto delle rivoluzioni astrali che attraversavano il cielo di Bologna al momento della sua fondazione, sviluppò una planimetria astronomica della cinta muraria cittadina.
Tant’è che le caratteristische delle porte e delle zone intorno ad esse troverebbero riscontro con le peculiarità dei segni zodiacali a cui sono associate.
Per spiegare meglio questo mistero dei segni dello Zodiaco utilizzo il cerchio diviso in quattro zone che diventa il segno delle quattro stagioni: ad Ovest abbiamo la zona primaverile con i segni dell’Ariete, del Toro, dei Gemelli, con l’equinozio di primavera nel segno dell’Ariete. Col sostizio d’estate e in coincidenza con il Sud abbiamo la zona estiva, nella quale sono collocati il Cancro, il Leone, la Vergine, la quale termina con l’equinozio d’autunno. L’Est, che dà inizio alla fascia autunnale è composta dalla Bilancia, dallo Scorpione e dal Sagittario. Il Nord che parte dal solstizio d’inverno comprende il Capricorno, l’Acquario e i Pesci.
Ad esempio a Porta Maggiore, la porta più prossima all’antico Magione dei Templari, corrisponderebbe il Leone, non a caso è il segno della fierezza, raffigurato anche nel sigillo dell’ordine. Per di più porta Maggiore era uno degli accessi di re ed imperatori, quindi un’entrata gagliarda.
Ad ogni singola porta della città è abbinata un segno zodiacale e la sua energia.
Il parco la Montagnola
Siete mai venuti tra il venerdi e il sabato a fare shopping a Bologna? Sicuramente qualche intraprendente dello shopping alternativo sarà venuto a dare uno sguardo allo Sferisterio aperto dall’alba al tramonto tutto l’anno, è il famoso mercato dell’usato qui troverete abbigliamento militare o vintage. Il parco ha una storia ricca e affascinante. Le mura e i resti del castello sono visibili nel lato Nord della Montagnola.
Il Parco della Montagnola (BO)
Nel 1662, la Montagnola fu sistemato a giardino, con un suggestivo spazio verde e fu adibito a passeggio.
L’8 Agosto del 1848, ci fu una battaglia tra le truppe austriache e quelle bolognesi, in memoria di quegli avvenimenti fu inaugurata la piazza antistante, che nei giorni del venerdi e del sabato si svolge il mercato.
Forse non tutti sanno che la sistemazione del parco originale è ricollegabile ad un antico simbolismo, quello della triplice cinta. Questa immagine ci riporta nella lonatana Atlantide descritta da Platone. Nei luoghi dove sono rappresentati questi siti, si può percepire una particolare carica di energia.
La Triplice cinta viene vista come centralità, come se fosse un labirinto, dove cerchi te stesso.
L’Osteria del Sole dal 1465
Osteria del Sole dal 1465 nel centro storico di Bologna
Vuoi una serata alternativa, con una bella comitiva d’amici ?
Vieni all’Osteria del Sole a degustare del buon vino (sempre ottimo e a buon prezzo) e se hai appettito allora portati il cibo da casa o prendilo nelle botteghe difronte lo puoi decustare dentro al locale, o fuori sulle panche. Questa Osteria del Sole è la più antica di Bologna, risale al 1465, non ha mai cambiato ubicazione e vi consiglio di passare una serta in questo posto vetusto.
L’Osteria del Sole si trova al vicolo Ranocchi 1/d ed è gestito dalla famiglia Spolaore da ben tre generazioni, a Bologna.
Uno sguardo dentro l’Osteria del Sole (BO)
E’ un locale alternativo: per feste di laurea, pranzi, cene, compleanni etc. Come diceva
Pellegrino Artusi: “Quanto senti parlare della cucina bolognese fate una riverenza che se la merita”.
Pistoia il miracolo
Panoramica sulla città di Pistoia
Se vi piace conoscere i luoghi medievali e i loro misteri non potete perdervi Pistoia, nella provincia della Toscana, è stata decantata da Gabriele D’annunzio, nella Città del silenzio: Pistoia
<<[…] T’amo città di crucci, aspra Pistoia
pel il sangue de’ tuoi bianchi e de’ tuoi Neri
che rosseggiar ne’ tuoi palagi fieri
veggo, uom di parte antica gioia.>>
Pistoia dal 1 gennaio 2017 è stata eletta Capitale italiana della cultura. La città è nota per avere un giardino zoologico dal 1970, ma molti vanno in questa deliziosa città per il Pistoia Blue Festival nato nel 1980, in quegli anni fu trasmesso dalla Rai nell’ambito della trasmissione DOC di Renzo Arbore e in quell’edizione si ebbe la riunione dei Blues Brothers Band, dopo la scomparsa del loro leader John Belushi.
In tempi più recenti nel 2015 hanno ospitato Carlo Santana.
La buchetta del vino
Bucchetta del vino in un palazzo storico a Pistoia
E’ bello passeggiare per la città, notando che in alcuni palazzi si vedono delle buchette murate visibili sugli antichi palazzi, di solito sotto le finestre dei grandi palazzi, ci sono le “buchette del vino”. Fanno parte da secoli della storia di Firenze, poi furono esportate nel XVsecolo in altre città come: Pistoia, San Miniato (PI). In origine le buchette del vino erano fatte di legno o metallo, la loro forma era centinata o arcuata, con una piccola apertura, chiuse da un pannello di legno. Le buchette del vino venivano usate per la vendita diretta o la distribuzione del vino in strada da parte delle famiglie nobiliari. Quando i nobili volevano vendere al dettaglio il loro vino si facevano aiutare da un servitore, il quale passava i fiaschi all’interno del palazzo attraverso queste buchette ai compratori in strada, senza dare nell’occhio per non far infuriare gli osti, i quali così non si vedevano sottrarre il vino. Oppure quando volevano fare donazioni ai poveri lasciavano un bicchiere di vino e un tozzo di pane nella buchetta, in modo molto riservato.
“Bisogna ripartire dalla bellezza per salvare questo Paese. E Pistoia bella e appartata, si è meritato questo titolo che il Ministero le ha conferito per il 2017”. Vittorio Sgarbi
I sotterranei di Pistoia vs quelli di Bologna
Lo sapevate che a Pistoia potete visitare i sotterranei, chiedendo una guida al Museo Pistoia Sotteranei inagurata nel 2010, fondata dall’archittetto Gianluca Iori e dall’Istituto Ricerche Storiche e Archeologiche di Pistoia (IRSA), infatti una parte è stata bonificata si tratta di circa 650 metri ed è aperta al pubblico. L’accesso è nella parte interna dell’Ospedale del Ceppo in funzione dal 1227.
Pistoia sotterranea
Dall’Ospedale del Ceppo si accede ad una galleria con volta a botte, che copre la zona che anticamente era percorcorsa dal torrente Brama, chiamato successivamente Gora di Scornio, il nome deriva dal fatto che il fiume seguiva il corso lungo la terza cerchia, poi venne coperto diventando “gora” (canale arificiale).
Nel Medioevo fu deviato artificialmemente per bonificare e urbanizzare la zona est della città. Successivamente ci costruirono sopra l’Ospedale. Nel sito archeolgico si trovano dei resti di un lavatoi di origine medioevale, la testimonianza di un ponte romano, due mulini e una porta della città con relativo ponte d’accesso.
Anche nella città bolognese esiste un itinerario per visitare i sotterranei oraganizzato dall’Associzione amici delle vie dell’acqua e dei sotterranei di Bologna, nato nel 1998.
Il passaggio segreto si trova in Piazza S. Martino (BO), aprendo una botola ci sono delle scale, scendendole si percorre un tratto dove in questo luogo scorreva il canale l’Aposa. Ora è solo cemento. Si può notare un lavatoio, perchè ci sono impresse ancora le ginocchia di qualcuno.
Le origini di Bologna Sotterranea
Osserviamo la cinta della prima muraglia che risale all’epoca romana, intorno al secolo IV d.C.
Lo sapevate che negli anni’70 la famosa Banda del Buco volle provare, quasi riuscendo, ad entrare in banca attraverso questo sotterraneo, ma l’operazione fu sventata.
Alla fine del percorso prima d’uscire per via Rizzoli, troviamo un ponte sul torrente Aposa, siamo sopra le Due Torri e la parte bassa risale al 189 a.C., in quegli anni la città si chiamava Bononia. Negli anni d.C. iniziò ad essere restaurata. La struttura urbanistica è ancora visibile. Bisogna ricordare che il Decumano Massimo, l’odierno tratto che va da via Galliera a Val d’Aposa, era il tratto della via Emilia che attraversava la città di Bononia.
Fiaschetteria la Pace Pistoia
Dopo un bel giro turistico vi sarà venuta fame, allora vi consiglio la Fiaschetteria la Pace in pieno centro di Pistoia di Bugiani Emanuele, in via Castel Cellesi 8, il locale è tra passato e presente.
Fiaschetteria la Pace-Centro Storico-Pistoia
Alla Fiaschetta la Pace a Pistoia potete venire a cenare hanno delle ottime pietanze accompagnato da un ottimo vino al fiasco sfuso della zona e di altre città, ma potete chiedere la carta dei vini (vino in bottiglia).
Si mangia molto bene, con la tradizione toscana, ma non vi fate ingannare è un locale molto giovanile, frequentato da tutti anche dai turisti stranieri.
Questo locale vi conquisterà, ricorda alla lontana l’Osteria del Sole di Bologna.
Il nostro viaggio è terminato lungo le magnifiche bellezze nascoste di Bologna e Pistoia, orgoglio italiano.
E’ un piacere segnalarvi che nel mese di luglio 2019 a Firenze ha riaperto la storica Buchetta del vino in via Santo Spirito, perché è stato aperto un locale chiamato Babae gestita da tre giovani che hanno voluto inserire una vecchia tradizione storica andata ormai perduta nel tempo. Accorrete ad assaggiare il vino servito in questa autentica maniera.
Critica
I misteri delle città: Bologna vs Pistoia affascina, come se fosse un’avventura di Indiana Jones, con il pregio di poter viaggiare nelle localicalità italiane. Ogni luogo racchiude qualche segreto che va svelato basta seguire l’istinto si può viaggiare soli o in compagnia l’importante è divertirsi.
Lara Ceroni
31/01/2017