Terremoto: come proteggersi dal grande boato

by Lara Ceroni
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Terremoto Amatrice -2016- Italia

Amatrice prima e dopo, 24 agosto 2016, magnitudo 6.0 (Marche, Italia)

Il terremoto fa parte della natura, l’uomo convive con il fenomeno da secoli.
La Protezione Civile della Regione Umbria ha realizzato una guida a cartone animato, utile per tutta Italia.

Il Terremoto cos’è e come avviene

Il terremoto (dal latino terrae motus, che vuol dire “movimento della terra”, è detto anche sismi scosse telluriche dal latino Tellus, dea romana della Terra) è un grande boato, un fenomeno naturale e imprevedibile, che tutto il mondo registra come catastrofe immane naturale.
Le nazioni colpite nei secoli dal terremoto furono ad esempio: nel 1906 negli USA, la città di San Francisco il terremoto fu di magnitudo 8,3; nel 2011 in Giappone fu un terremoto e tzunami di Sendai e del Tōhoku di magnitudo 8,9-9,0; nel 2017 in Italia a Ischia il terremoto fu di magnitudo 4,0; nel 2017 in Messico è stato di 7,1 della scala Richter.
Tutte le nazioni hanno delle caratteristiche comuni.
Il terremoto è causato dallo scontro in alcune zone del pianeta di blocchi della crosta terrestre, chiamate placche tettoniche. Le zolle, nel loro lento movimento l’una contro l’altra frizionano provocando delle sfregature e creando l’accumulo di energia nelle rocce. L’energia accumulata, supera il punto critico di resistenza delle rocce, da qui c’è una repentina e massiccia frattura che produce onde elastiche, dette onde sismiche, le quali si propagano in superficie e vengono avvertite dalla popolazione e dagli animali. Questo fenomeno è il terremoto.
Il punto interno alla crosta terrestre dove ha origina la frattura e l’evento sismico si chiama ipocentro.
L’ipocentro, è il luogo di massima avvertibilità e in alcuni casi in prossimità del centro si sentono dei boati dove l’energia che raggiunge è massima. Molti sentono il boato prima ancora del terremoto. Gli esperti  lo identificano come un passaggio di energia sismica generato dal materiale solido (crosta terrestre) raggiungendo a forte velocità un altro materiale di propagazione che è l’atmosfera, parte di questa energia di materia si trasforma in
onda acusticaAlcuni lo chiamano effetto diapason, le vibrazioni in sostanza entrano in risonanza con un altro materiale e generano onde sonore. Il boato si sente in prossimità dell’epicentro, ma se si è distanti dall’epicentro anche se è forte, il boato non si sente.

E’ tutto chiaro fino a qui? 

Per essere più concreta sull’argomento, vi faccio ascoltare e vedere un video da YouTube di Sonification del terremoto di Tohoku in Giappone, 11/03/2011 – 03/12/2011, i dati sismici sono stati forniti attraverso il sistema IRIS Date Management e la Direzione Centro IRIS, per Sonifaction dati è stato usato Sonyfer. In questo video vedrete il segnale visualizzato da tre stazioni in Giappone (Mutushiro, Majo,Erimo ERM) e la Russia (Yuzhno Sakhalinsk,YSS), prima, durante e dopo il terremoto di Tohoku in Giappone. La luce tremolante  sulla mappa è correlato con l’ampiezza del segnale delle tre stazioni. Allo stesso tempo è possibile ascoltare l’acceleratore di un fattore di 1.440 segnale sismico. Questo è il cosiddetto audifaction, l’attività di terra traspone il movimento delle terre di due giorni in una traccia audio di 120 secondi.

Come possono i sismologi attraverso la sismografia prevedere dove accadrà il prossimo terremoto?
Realmente il terremoto ancora non si può prevedere. I sismologi monitorano il movimento tellurico utilizzano le scale sismiche, principalmente la Scala Richter, la Scala Mercalli, e la Scala di magnitudo del momento sismico. Grazie a queste tre scale di riferimento è possibile comprende se la prima scossa sia stata di tipo comprensivo o espansivo permette di determinare il meccanismo focale della scossa e quindi di comprendere che tipo di faglia ha dato origine al terremoto.

I comportamenti d’attuare durante il sisma

“La vita è imprevedibile come un sisma, quando e dove accadrà non lo puoi sapere”. Lara Ceroni
Non hai una palla di vetro che te lo dice?
Magari se fosse così, non ti troveresti impreparato.
Devi essere pronto ad affrontare il pericolo e le conseguenze nel miglior modo possibile: con giudizio, tecnica, lucidità, spirito d’aiuto verso il prossimo se è possibile.
Chi è di voi che non ha mai subito un terremoto? Una volta nella vita un’esperienza così traumatica purtroppo capita e bisogna non rimanere lesi, ma ricostruire se stessi e le proprie città.
Quali sono i comportamenti d’attuare durante  il sisma?
I comportamenti d’attuare durante il terremoto sono ben descritti nel cartone animato Civilino e il terremoto realizzato dalla Protezione Civile della Bastia Umbra nel 2003 per educare i bambini, i ragazzi, gli adulti
sull’ ambiente e i suoi pericoli.
Chi è Civilino?
E’ 
la mascotte della Protezione Civile della Bastia Umbria e dei più indifesi.
Civilino lo riconosci perchè sul petto ha un triangolo rovesciato simbolo internazionale della Protezione Civile.
Nel 2006 si è realizzato un
restyling di Civilino in occasione the memory day of  the 1997 earthquake in Umbria and  in the Marche, il progetto è stato presentato alla regione Umbria dal titolo La Protezione Civile incontra la popolazione” che ha ottenuto l’approvazione, il primo episodio del cartoon di Civilino è stato intitolato: Civilino e il terremoto  riscuotendo successo in tutto il territorio nazionale, grazie alla Pixel Cartoon di Trento e all’Associazione di Protezione Civile Pietralunghese, “Raggruppamento Anteo” di Pietralunghese.

 Cartone Animato: Civilino e il Terremoto

I protagnisti del terremoto Civilino e Marco

Dopo il successo vengono diretti altri due episodi del cartoon di Civilino, nel 2009 c’è Civilino e l’alluvione e nel 2010 c’è Civilino e l’incendio  i tre episodi sono diretti dal regista Valerio Oss.
I due episodi del cartoon di Civilino saranno argomento del mio Blog perchè ognuno di loro è una fonte essenziale nell’avanguardia di questi fenomeni naturali che colpiscono ovunque e bisogna essere in grado di proteggersi.
Il cartoon vanta un riconoscimento nel 2009 – XX Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Roverato: l’episodio di Civilino e il terremoto conquista una menzione speciale.
Guardiamo con orgoglio il video su Youtube e impariamo a non avere paura.

 


Cosa emerge nel guardare il cartone animato?
Bravi, l’importanza della prevenzione e la pratica di simulazione per non avere paura, se un giorno la terra con un boato urlasse dalle sue profondità il suo dissenso sull’uomo che non rispetta i propri spazi. L’uomo senza timore del richiamo della madre terra sarebbe in grado di affrontare la sfida.

“Quando una paura ti sorprende aspetta a giudicarla e rispettala:
spesso nasconde un angelo custode, che gli antichi chiamavano daimon,
un essere che ti protegge restando nascosto”. Raffaele Morelli

 

Riflessioni Conclusive

Siamo in una società evoluta, con una storia alle spalle che ci ha insegnato ha riflettere sugli errori trasmettendo la speranza di non rifarli.
Quando sopraggiunge un terremoto con il boato o con il silenzio, è sempre un dolore affrontarlo perché ti porta via gli affetti e una società che conoscevi. I giorni  successivi saranno duri e le certezze che circondano la propria vita sono svaniti, rimane il dolore, i traumi, la rabbia, la paura, tante macerie e non hai una casa dove dormire o poterti rifugiare.
La natura ti ha spazzato via, come una scarpa vecchia fuori moda.
In ogni ambito della nostra società dovrebbero essere realizzate: la prevenzione, la guida, l’esercitazione perché sono necessarie per non abbassare la guardia. Questi semplici ed efficaci aspetti dovrebbero essere svolti obbligatoriamente in ogni ambito della nostra società  formando al meglio il carattere del cittadino.
La civiltà e la convivenza con la natura sono dei legami da costruire e non da disperdere.

Lara Ceroni

28/09/2017

 

 

 

 

 

 

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