Lady Oscar è un manga di Riyoko Ikeda con tante verità nascoste da aver sconcertato l’epoca della sua diffusione nel mondo, da cui sono stati tratti il film e il cartone animato.
Un’altra prima donna indivisa militare veramente esistita da ricordare e omaggiare per il suo coraggio tutto italiano è Francesca Scanagatta, donna, moglie e madre.
La personalità complessa di Lady Oscar
La fortuna di Riyoko Ikeda
Riyoko Ikeda
Riyoko Ikeda (Osaka, 18 dicembre 1947) è una fumettista e soprano giapponese conosciuta in Italia per La Rosa di Versailles (Lady Oscar), Caro Fratello, Orpheus, Elisabetta-La regina che sposò la patria e
Eroica-La gloria di Napoleone.
Nel 1967, durante gli studi universitari in filosofia, iniziò la sua collaborazione sulla rivista Shōjo Friend pubblicando il suo primo manga, Bara-Yashiki no Shoujo (La ragazza della casa delle rose).
Agli inizi è ispirata tanto da Osamu Tezuka, che lo omaggia con le sue opere.
Il successo è arrivato nel 1972, quando pubblica l’ opera più famosa Lady Oscar (ベルサイユのばら Berusaiyu no bara, lett. Le rose di Versailles).
Il lavoro si basa principalmente sulla bibliografia di Maria Antonietta di Stefan Zeweig, narra le vicende delle tre “Rose di Versallie“, tra loro legate da amore e amicizia: Maria Antonietta, Hans Alex von Fersen e Oscar François de Jarjayes. Il periodo storico è il Settecento, il luogo è la Francia, il loro destini si muovo in questa dimensione, poco prima che scoppi la rivoluzione.
Il manga ha diversi problemi per trovare un editore, poi viene pubblicato nel settimanale Margaret , edito da Shūeisha ottenendo un enorme successo.
Negli anni successivi da esso verrano tratti nel 1974 un’opera teatrale rappresentata al Takarazuka Revue, un film e anime.
Nel 1984 aggiunge nuove storie alla saga di Lady Oscar-Lestorie gotiche (ベルサイユのばら外伝 Berusaiyu no bara gaiden, La rosa di Versailles – Nuovi capitoli), quattro racconti brevi giallo/horror autoconclusivi
inserirti circa a metà della saga originale. Purtroppo i fans rimangono delusi dell’opera troppo distante dalle origini.
Nel 2005 riprende i personaggi di Lady Oscar e crea delle situazioni comiche in cui poterli disegnare in versione super deformed.
Nel 2008 le viene assegnata dal governo francese la Legion d’onore per il suo contributo alla diffusione della storia e della cultura francese, divenendo il 150º giapponese e il primo mangaka a conseguire tale onorificenza.
Nel 2010 è stata presente al festival Collisioni, tenutosi a Novello, e al Romics come ospite speciale e giuria della gara Cosplay.
Si è esibita come soprano nella Chiesa di Santa Marta a Roma.
Nel 2015 è stata ospite della fiera Etna Comics a Catania.
Intervista della Testata Giornalistica La Repubblica Roma.it con il Titolo: “Una donna del mondo manga” La rivoluzione di Lady Oscar, Giornalista: Valeria Rusconi, in Data: 27 Febbraio 2017.
Gli amori non corrisposti
I protagonisti di Lady Oscar
Fin dall’inizio attraverso la sigla del cartone animato di Lady Oscar ci viene comunicato che la prima persona che rifiuta la nascita della figlia è il padre che voleva un maschietto, per questo che gli mette il nome Oscar, il padre educandola come un uomo le fa fare carriera come guardia reale della regina Elisabetta e poi Oscar proseguirà la sua carriera come comandante del reggimento della guardia.
Lo possiamo considerare un vero e proprio trauma infantile, il padre ( François Agustin Reynier de Jarjayes) non accetta la natura della figlia e vuole un maschio.
Il nome completo è Oscar François de Jarjayes (オスカル・フランソワ・ド・ジャルジェ Osukaru Furansowa do Jaruje).
La quale farà il necessario per essere all’altezza delle aspettative controverse del padre, ma questo comportamento insano porteranno la giovane ad avere delle lotte interiori complesse.
Per fortuna il padre si ravvede proprio quando alla figlia gli viene fatta la proposta di matrimonio dal conte di Girodel.
Peccato che si è reso conto in ritardo di poter assaporare le gioie di un padre con una figlia.
André Grandier (アンドレ・グランディエ Andore Gurandie) amico e compagno di lotte con la spada fin da piccoli.
André è innamorato da sempre di Oscar, ma lei non lo corrisponde.
Negli anni una parte del cartone animato è stata censurata soprattutto la quando André dichiara il suo amore e tenta un rapporto non consenziente, ma la coscienza lo ferma.
Il conte Victor Clément Florian F. de Girodel (ヴィクトール・クレマン・ド・ジェローデル Vikutōru Kureman do Jerōderu) assume grazie a lei il comando della guardia reale, è anche innamorato della stessa e vuole convogliare a nozze. Lady Oscar è contrariata.
Il conte svedese Hans Axel von Fersen (ハンス・アクセル・フォン・フェルゼン Hansu Akuseru fon Feruzen) è un personaggio realmente esistito.
É uno dei personaggi del manga, mentre nel cartoon il suo ruolo è ridotto. Le sue dote fisiche e la posizione sociale fa battere il cuore di tutte le dame di Vesailles, Oscar e Maria Antonietta comprese. Fersen ha un amore impossibile con la regina, che lo condurrà via. Al suo ritorno sarà un uomo cambiato e l’amore che dona Oscar non è corrisposto dal conte svedese ed è per questo che Lady Oscar lascia la guardia reale.
Rosalie Lamorlière (ロザリー・ラ・モリエールRosarī Ra Moriēru) poi Rosalie Chatelet
(ロザリー・シャトレ Rosarī Shatore) è una giovane del popolo vive in povertà che perde la madre a causa di una carrozza. La madre prima di morire gli rivela che è adottata, lei va a Versailles per vendicarsi, ma Oscar la ferma e la fa vivere da lei dopo aver ascoltato la sua storia.
Rosalie nel periodo che vive con Oscar sente un forte sentimento per lei.
La giovane Rosalie Lamorlière riesce a scoprire le verità nascoste sulle sue origini infine sposerà il giornalista giacobino Bernard Chatelet e dal quale avrà un figlio François Chatelet […].
La figura di Lady Oscar
Lady Oscar – Rosa di Versailles
Chi è veramente Lady Oscar?
Lady Oscar è una giovane donna apparentemente forte, ma con tante contraddizioni nel profondo del suo cuore.
É la prima donna che veste la divisiva militare e la porta con orgoglio, disinvoltura, rispetto.
E’ una donna coraggiosa, ha una tempra che la porta ha risolvere ogni problema a corte, ma la sua vita privata è un po’ disastrata come si è spiegato precedentemente.
Nel cartone animato le tante contraddizioni del personaggio fanno capire il profondo trauma della ragazza cioè in certe occasioni vuole essere donna, poi moglie e poi alla fine vivere come un uomo.
Muore di tisi durante i tumulti per l’assalto alla Bastiglia.
Che sentimento può scaturire la visione del cartone animato durante la fase crescita di una persona?
Ogni persona che sta crescendo vive un esperienza di formazione diversa.
I bambini che vedono il cartone animato possono essere tramautizzati, per altri può rappresentare un personaggio amichevole che capisce i loro stati d’animo.
Ognuno ha un giudizio diverso di chi è veramente Lady Oscar e forse in base alla proprio vissuto può dare un giudizio.
Qualche tempo fa scrissi un articolo su come i cartoni animati potessero inseganare la vita di tutti i giorni e sviluppare un amore per un mestiere.
Link: https://www.aspassotralecomparazioni.it/2017/06/20/la-vita-insegnata-nei-cartoni-animati/
Francesca Scanaggata la prima donna militare italiana
Francesca Scanagatta la prima donna miltare italiana
Francesca Scanagatta (Milano, 1°agosto 1776 – Milano, 20 novembre 1864) risulta essere la prima donna italiana ha vestire i panni militari e essere arruolata nelle forze imperiali. É di origine austriaca, ufficiale dell’Esercito del Sacro Romano Impero.
É un personaggio fuori dalle righe per l’epoca siamo nel periodo dell’Ottocento, la sua infanzia è felice, si denota un carattere vivace, una buona istruzione attraverso il monastero milanese Santa Sofia.
Il fratello Giovanni doveva diventare un militare, ma non consenziente trova un escamotage cioè si finge per lungo tempo di essere ammalato.
Theresianische Militärakademie (Austria)
Francesca prenderà il posto del fratello e frequentarà l’Accademia Militare Teresiana di Wiener Neustadt, con la complicità dei familiari e di un militare amico di famiglia corresponsabile dell’inganno.
Curiosità
Vi starete chiedendo come è possibile che una donna all’epoca potesse fare un lavoro da uomo.
Ebbene gli incredienti furono la furbizia e l’ indipendenza.
Francesca riuscì ad ingannare una coppia che lì ospitava grazie al taglio di capelli corto e all’abito militare arrivando all’Accademia, ma non inganno l’amico di famiglia Haller che per rispetto dell’amicizia con il padre tenne il gioco della ragazza.
Il maggiore Haller e Don Giuseppe si incontrarono in segreto e con una conversazione fatta in un latino maccheronico tra l’italiano e l’austriaco si cercarono di comprendersi, pur decidendo di voler sostituire Francesca che stava già sfoggiando la sua bravura, non riuscirono nell’immediato a fare lo scambio.
La carriera militare
Il 16 febbraio 1797 inizia la sua carriera, grazie alle sue doti brillanti e prendendo la patente al grado di fahnrich (alfiere) diventa alfiere di fanteria e contrasta l’ascesa dell’astro napoleonico.
Durante il periodo a Sandomir dovette affrontare dei cambiamenti nella vita di guarnigione per non essere scoperta cercò un ‘altra abitazione. Accadde perché ebbe un piccolo incidente con un ufficiale in servizio, che un giorno l’apostrofò dicendole che dubitava che lei fosse un uomo.
Come segno che lui si stesse sbagliando, Francesca Scanagatta reagì dicendogli di portargli la moglie alla sera da lei, l’ufficiale si ritirò dicendo di essersi sbagliato.
La soldatessa pur essendo scaltra e fortunata, il suo segreto stava trapelando, allora si fece trasferire ma si ammalò contraendo un artrite che la costrinse al riposo dal servizio da febbraio a maggio del 1799.
Tornato in forze gli venne affidato ad un altro reparto di fanteria confinaria, una compagnia del 6° battaglione del reggimento del Banato alle dipendenze del generale Klenau, che aveva già liberato la Toscana dai francesi, congiungendosi con le truppe del generale Ott.
In questa zona l’alfiere Scangatta ebbe il suo battesimo del fuoco, dove gli austriaci ebbero la peggio e furono ricacciati oltre il fiume Magra.
Francesca vi condusse i suoi uomini con sangue freddo e strategia, distinguendosi nei combattimenti attorno a Borzonasca (GE) e all’avamposto di Barbagelata (GE), tanto da meritare la promozione sul campo al grado Orbeleutnant (tenente), concessa il 1°marzo 1800.
La sua carriera finì quando fu convocata a Nervi (GE) dove si trovava la sede dello Sato Maggiore, venne accolta dal generale Gottesheim che le comunicò che era accortente del suo segreto svelato dal padre con una lettera dove chiedeva il perdono imperiale e la sotituzione del figlio maschio Guido, con lei.
Lo Stato Maggiore la saluto festeggiandola.
Francesca non potè subito rientrare a casa a Milano occupata dai francesi, ma si rifuggiò a Venezia.
Si mantenne con lo stipendio impariale versatogli puntualmente (1801).
La sua vita privata
Dopo la conclusione della pace firmata a Lunéville il 9 febbraio 1801 fra la Prima Repubblica francese ed il
Sacro Romano Impero da Giuseppe Bonaparte e da John Ludwig Josef von Cobenzi, rispettivamente.
Francesca venne ufficalmente e onorvolemnte congedata con la pensione di 200 fiorni. Rientrò a Milano e riabbracciò la famglia, tornando ad una vita civile.
Si sposò nel 1894 con un collega, Celestino Spini, tenente della Guardia Presidenziale cisalpina, che alla Restaurazione entrò nell’esercito austiaco.
Ebbero quattro figli.
Nel 1832 restò vedova e il governo austriaco oltre a versagli la pensione del marito, gli mantenne anche la sua personle.
Nel 1864 morì.
In viaggio tre le bellezze storiche italiane
Per chi ama viaggiare in luoghi storici delle belezze italiane vi seganalo a Sondrio il Palazzo Valenti nel centro di Talamona appartenuto alla nobile famiglia Spini, acquistato dalla famiglia Valenti nel 1837.
Link: http://www.vvdimorestoriche.com/palazzo-valenti-talamona/
Conclusione
Nel raccontare la vita militare di due donne straordinarie una di finta finzione Lady Oscar e l’altra di reale esistenza Francesca Scanagatta, ci si rende conto che la forza di volontà, la fortuna, il caso portano al successo.
L’incredibile successo del cartoon su Oscar o della reale storia di Francesca, non porta sconforto, disagio, scoraggiamento alle nuove generazioni o leve, ma crea un ponte verso quella professione per anni prettamente maschile fatta di regole e sacrifici che poteva in passato mettere timore, invece ora c’è stima e voglia di arruolarsi in onore del proprio Paese per tutelarlo dalle minacce del mondo.
Le sue verità nascoste di Lady Oscar e Francesca Scanagatta fanno capire che non sempre è giusto dire la verità se i tempi non sono maturi, ma se lo fossero, certi segreti non nuocciono più di tanto se bene conservati.
Sta alla persona stessa capire se avere dei segreti con gli altri è un bene o un male e in base a questa riflessione comportassi.
Vi lascio con una celebre frase del Film Il soldato Jane (G. J. Joe), Diretto da Ridley Scott,
Attori Principali: Demi Moore, Anno: 1996.
“Quello che mi irrita, Tenente, è che qualche politico usi la mia base come una provetta per i suoi grandiosi esperimenti sociali… quello che mi irrita sono i corsi di sensibilizzazione, che ora sono obbligatori per i miei uomini… la ginecologa, che devo tenere nel mio staff solo perché qualcuno si occupi di verificare il suo PAP TEST… ma, soprattutto, quello che mi irrita è il suo profumo, che, per quanto delicato possa essere, fa a pugni con l’aroma del mio sigaro da 3$ e 59 cent!
E sono disposto a buttare in questo istante, se la natura fallica che lo contraddistingue, dovesse offendere la sua maledettamente fragile sensibilità!!
Che ne dice?!”
30/07/2018
Lara Ceroni