Un Sacchetto di Biglie di Joseph Joffo

by Lara Ceroni
0 commenti
Un Sacchetto di Biglie di Joseph Joffo dal Romanzo alla trsposizione cinematografica, fumettistica, teatrale
Joseph Joffo-Romanzo Autobiografico-Un sacchetto di biglie-Comparazione letteraria, cinematografica, fumettistica e teatrale

Joseph Joffo – Romanzo -Un Sacchetto di Biglie- Riadattato per il cinema, per il fumetto e per il teatro

Un Sacchetto di Biglie è il romanzo autobiografico di Joseph Joffo, che ha avuto una trasposizione cinematografica, fumettistica e  teatrale.

 Un Sacchetto di Biglie di Joseph Joffo dal romanzo, al cinema,
al fumetto, al teatro

Joseph Joffo- Romanzo -Un Sacchetto di Biglie-Comparazione- Cinematografica, Fumettistica,Teatrale,

Comparazione dal Romanzo Un Sacchetto di Biglie di Joseph Joffo alla trasposizione Cinematografica, al Fumetto e al Teatro

Un sacchetto di Biglie (Un sac de billies) è un capolavoro autobiografico di Joseph Joffo (Parigi, 2 aprile 1931 – Saint-Laurent-du-Var, 6 dicembre 2018), pubblicato nel lontano 1973, mentre in Italia uscì nel 1977.
Il romanzo fu venduto in 20 milioni di copie nel mondo.

Dal romanzo sono stati realizzati due adattamenti cinematografici; Un sacchetto di biglie, diretto da Jacques Doillon nel 1975, e Un sacchetto di biglie, diretto da Christian Duguay nel 2017.

É stata realizzata una versione a fumetti gli autori Vincent Bailly e Kris, Un sacchetto di biglie, prefazione di Walter Veltroni, Milano, Rizzoli Lizard, 2013.

Il 27 gennaio del 2016 Giornata della Memoria a Verona al BAM! BAM! Teatro portano in scena Un sacchetto di Biglie tratto dal romanzo di Joseph Joffo, una produzione di Bam! Bam! Teatro e Associazione giochi antichi.

Se siete interessati ad approfondire la seconda guerra mondiale dal lato politico vi suggerisco di leggere il mio articolo sul film L’Ora più buia con la magistrale interpretazione di Gary Oldman e sempre rimanendo sull’argomento della seconda guerra mondiale e le atrocità di Hitler e di Mussolini vi propongo di leggere l’articolo sul film Sono Tornato è un pugno nello stomaco, che scuote l’animo umano.

Trama del Romanzo

Autore-Joseph Joffo- Romanzo Autobiografico-Un Sacchetto di Biglie-Prima Uscita nel 1973

Autore-Joseph Joffo- Romanzo Autobiografico-Un Sacchetto di Biglie

L’ebreo Joseph Joffo, racconta la propria storia di un infanzia spezzata dall’odio raziale della Seconda Guerra Mondiale per mano di Hitler.
Joffo, ebreo, racconta la propria infanzia e le persecuzioni, subite nella Francia occupata dai tedeschi durante la seconda Guerra Mondiale.
Dalla fuga da Parigi, alla salvezza avvenuta per mano di un prete cattolico.
Un romanzo pieno di spunti per non dimenticare le atrocità della guerra, che crea paura e smarrimento, fino alla gioia di riunire la famiglia.

Critica

Il libro narra la storia di due bambini parigini Joseph e Maurice (fratello più grande di lui di due anni) nati da genitori ebrei, che vivono in Rue de Clignacourt in un periodo storico di crudeltà e di cattiveria, ma alla provvidenza di incontri con persone straordinarie come il prete cattolico riescono sempre a cavarsela.
Anche se Joseph Joffo scrive questo libro trent’anni dopo, il linguaggio non è quello proprio di un adulto, infatti le descrizioni, i dialoghi e i pensieri sono quelli di un bambino di dieci anni, per questo il linguaggio è semplice e chiaro, non vi sono particolari forme retoriche o dialoghi complicati, ma la scrittura è limpida e scorrevole.
L’opera è dedicata alla famiglia del narratore, una famiglia molto numerosa, la quale attraversa tanti pericoli per poi un giorno riabbracciarsi e il libro è capace di trasmettere questa tensione e paura, ma anche il coraggio che i due piccoli protagonisti hanno nell’affrontare le diverse situazioni .
L’autore si limita a testimoniare la sua esperienza di bambino, che, nonostante la paura, dimostra tanto coraggio e forza d’animo.

 Un Sacchetto di Biglie, Regia di Jacques Doillon, dell’Anno 1975

Film del 1975,Un Sacchetto di Biglie, Regia Jacques Doillon

Film del 1975 Un Sacchetto di Biglie

La prima trasposizione cinematografica del romanzo Un Sac de Billie (Un sacchetto di Biglie) fu nel 1975 diretto da Jacques Doillon.
Joseph Joffo è interpretato dall’ attore adolescente Richard Costantini.
Il film è stato prodotto in Francia da AMLF, Les Films Christian Fechner, e Renn Productions.

Trailer del film del 1975 “Un sac de Billie”

Trama

In Francia, durante la Seconda guerra mondiale, due giovani fratelli ebrei, Maurice e Joseph Joffo, si trovano costretti a spostarsi da soli verso la zona libera, e, con coraggio, intelligenza ed intraprendenza cercare di sfuggire agli occupanti nazisti nel tentativo di sopravvivere all’Olocausto e di riunirsi alla propria famiglia.

Critica

Dopo l’ anno 01 e Fingers in the Head, Jacques Doillon, affronta per il suo terzo film Un Sac de Billie un tema difficile, quello della Shoah e della Seconda Guerra Mondiale.
Al di là del dramma storico, il regista ci regala in un quadro di delicatezza e sfumatura, il racconto iniziatico e commovente di bambini divisi tra il loro desiderio di incuria e la gravità della realtà che li circonda. Opera importante nella carriera del regista, che in seguito dedicherà essenzialmente al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, il film è una magnifica testimonianza che completa l’opera di Joseph Joffo ricordandoci il nostro dovere di memoria.

Un Sacchetto di Biglie trasposizione a Fumetto di Kris, Vincent Bailly

Fumetto-Un sacchetto di Biglie-Editore-Rizzoli Lizard- Tratto dal Romanzo di Joseph Joffo

Fumetto-Un sacchetto di Biglie- Autori- Kris, Vincent Bailly- Tratto dal Romanzo di Joseph Joffo

Il Fumetto Un sacchetto di Biglie, degli Autori Kris (testi), Vincent Bailly (disegni), hanno tratto ispirazione dal romanzo di Joseph Joffo, la pubblicazione fumettistica di origine francese è stata tradotto in italiano della Casa Editrice Rizzoli-Lizard, dell’Anno 2013 e il Genere è un’avventura

Trama

Parigi, 1941, dove il motto della Nazione è Liberté, Egalité e Fraternité .
Nella loro cameretta di Rue de Clignancourt, due fratelli ascoltano rapiti una storia della buonanotte raccontata dal loro papà. E una storia fatta di avventure lontane, di assalti e combattimenti, di pittoresche fughe a cavallo per l’Europa: uno dei tanti episodi della vita epica di Jacob Joffo – il nonno che i piccoli Maurice è Jo non hanno mai conosciuto – e della lotta per la sopravvivenza del suo popolo contro i terribili pogrom perpetrati in Russia dalle truppe zariste agli albori del XX secolo. In realtà la felicità di questa famiglia ebrea non potrà esser vissuta a lungo a causa dell’invasione tedesca di Hitler sul suolo francese, purtroppo la famiglia per sfuggire agli arresti e alla prigionia si disgrega  per salvarsi.
Malgrado il dolore della separazione dalla numerosa famiglia, i due fratelli Joffo e Maurice che debbono persino dirà addio all’infanzia spensierata, andranno incontro ha delle situazioni di aiuto da parte di estranei per rimanere vivi e alla fine riconciliarsi con parte della famiglia.

Critica

Il fumetto “Un sacchetto di Biglie” è realizzato graficamente da Vincent Bailly che preferisce usare la tecnica dell’acquerello dai colori vivi e brillanti, le sue vignette sono delle opere d’arte. La scenografia è ben realizzata con una cura nei particolari, impressionante.
Kris che ha il compito di realizzare la sceneggiatura pur essendo un opera originale, riesce a mantenere fedelmente i dialoghi e le vicende dei personaggi.
I personaggi principali sono Joseph, il narratore, il fratello Maurice, i loro genitori e altri membri della famiglia Joffo. Joseph è un ragazzino ingenuo e tranquillo, ma coraggioso e riflessivo, mentre Maurice è tutto il contrario del fratello, infatti è impulsivo, spaccone e furbo; i genitori dei due bambini sono stimabili e gentili, ma quando serve sono rigidi e severi, soprattutto il padre.
La struttura narrativa colpisce sia per i dialoghi e sia per la rappresentazione grafica, gli autori inoltre hanno voluto inserire solo tavole di disegni senza quindi sceneggiatura per accentuare la consapevolezza del momenti più delicati e coinvolgenti di questa storia vera e far sì che il lettore possa esser coinvolto anche sentimentalmente come “protagonista” in questa struggente storia.

Un sacchetto di Biglie del regista Christian Dugay, dell’Anno 2017

Scena del Film-Un Sacchetto di Biglie- Con il protagonisti

Film -Un sacchetto di Biglie-regista Christian Dugay -Anno 2017

Un sacchetto di biglie (Un sac de billes) è un film del 2017 diretto da Christian Duguay, ma è anche il remake dell’omonimo film francese diretto da Jacques Doillon nel 1975, entrambi sono tratti dall’omonimo romanzo di Joseph Joffo pubblicato nel 1973.
Joseph Joffo è interpretato dall’attore Dorian Le Clech.
Casa di Produzione: Quad prodution, Main Journey.
Distribuito in italiano: Notorius Pictures, Rai Cinema

Trailer del film Un sacchetto di Biglie del 2017

Trama

Un sacchetto di Biglie, il film diretto da Christian Duguay, racconta il sorprendente viaggio di due giovani
fratelli di origini ebrea, attraverso la Francia degli anni quaranta, occupata dai nazisti.
Joseph (Dorian Le Clech) e Maurice (Batyste Fleurial) vivono la loro infanzia serenamente: d’estate giocano tra le onde, d’inverno si sfidano a battaglie di palle di neve. Fino a quando tutto cambia.
A scuola sono costretti a indossare segni distintivi sulla giacca della divisa, come tutti gli altri bambini ebrei; vengono esclusi e additati dai compagni, emarginati dagli amici che ora li guardano in modo diverso.
La situazione si complica a tal punto che una sera, il padre (Patrick Bruel) gli annuncia che dovranno partire in cerca di un
luogo più sicuro.
I bambini si mettono così in viaggio per sfuggire ai nazisti e raggiungere la cosiddetta “terra libera”.
In qualche modo riescono a eludere i controlli delle SS, imparano a riconoscere il rumore dei tremendi camioncini che sciamano per il Paese, e a scappare prima che gli ufficiali a bordo si accorgano della loro presenza.
I due bambini nella loro fuga da Parigi alla ricerca di un rifugio definitivo, dovranno affrontare delle dure prove lungo il percorso  utilizzando l’astuzia, il coraggio e lasciando da parte la paura e solo così supereranno le brutalità della Seconda Guerra Mondiale per alla fine ricongiungersi con ciò che rimane della loro cara famiglia.

Critica

Il film “Un sacchetto di Biglie” del 2017 è del regista canadese Christian Duguay ( Film: L’ arte della Guerra del 2000, la miniserie Il giovane Hitler del 2003).
La pellicola  è stato girata nel 2005 tra le città di Nizza, Briga Marittima, Avignone e Marsiglia, Praga e Karlovy Vary.
Il film narra del coraggio del padre di insegnare ai figli ha non identificarsi con le proprie origini per sopravvivere e non esser deportati nei campi di concentramento di Hitler.
I due fratelli scappano notte tempo dalla loro abitazione parigina, lasciando mamma, papà e altri fratelli in balia delle SS naziste, e così inizia “l’avventura” dei due fratelli inizia tra aiuti di persone buone, lavorando per il nemico sotto false spoglie, fino al ricongiungimento familiare, ma il padre sarà morto nei campi di concentramento.
Il regista Duguay e il cast creano un atmosfera talmente reale che riescono a coinvolgere lo spettatore, in questo contesto rocambolesco, pauroso, pieno di significato.
La scenografia ben scelta dai due Direttori della Fotografia Christophe Graillot e Thibault Gabherr mette in risalto quei posti dove la guerra non è giunta e dove regna la pace, ma d’altro canto i luoghi dove la guerra esiste sono ben delineati e sottolineano le sofferenze di chi sta vivendo la tragedia.

 Un sacchetto di Biglie diretto dal regista teatrale Lorenzo Bassotto

Teatro a Verona-Un sacchetto di Biglie- Attori-Macchi e Bassotto con l'ospite speciale Joseph Joffo

BAM! BAM!Teatro lo spettacolo- Un Sacchetto di Biglie- con Protagonisti Macchie – Bassotto e ospite Joseph Joffo

Un sacchetto di Biglie di Joseph Joffo, il romanzo è diventato un bellissimo spettacolo teatrale gratuito, è una produzione di BAM!BAM! Teatro, Associazioni Giochi Antichi, Università di Verona, Conservatorio F. Dall’Abaco di Verona, patrocinato dal Comune di Verona, organizzato per la Giornata della Memoria del 27 gennaio 2016.
Lo spettacolo è andato in scena presso il Teatro Camploy, alle ore 20:45.
Genere:
Teatroragazzi (8-14)
 Scritto e diretto da Lorenzo Bassotto ,interpretato da Lorenzo Bassotto e Roberto Maria Macchi, con la partecipazione straordinaria di Giulio Brogi nella voce off di Joseph Joffo e di Joseph Joffo nella versione francese dello spettacolo maschere di Roberto Maria Macchi
Musiche di Olmo Chittò
Costumi di Antonia Munaretti
Light design e tecnico Claudio Modugno e Matteo Pozzobon
Editing audio di Giancarlo Dalla Chiara
Organizzazione di Daniele Giovanardi
Foto e video di Barbara Rigon

Lo spettacolo è stato preceduto da una breve presentazione del volume Le leggi razziali nel Foro di Verona, redatto dalla Commissione diritti umani dell’Ordine degli avvocati di Verona. A introdurre la serata è stato Gian Paolo Romagnani, direttore del Dipartimento Culture e civiltà.

Dal 10 luglio al 30 luglio 2017 la produzione di Bam!Bam! Teatro porta in scena Un sacchetto di Biglie al Chapelle de l’Oratoire all’interno di Avignon Off, dal 1966 la più grande vetrina di teatro indipendente per ricchezza e diversità dell’offerta culturale.
In una delle occasione della rassegna teatrale del 2015 dello spettacolo teatrale Un Sacchetto di Biglie è stato presente lo scrittore Joseph Joffo che ha arricchito la sceneggiatura teatrale con episodi inediti.

Trama

La vicenda narrata si svolge in Francia, nel periodo della seconda guerra mondiale durante l’occupazione tedesca. A Parigi, nel quartiere ebraico, vive la famiglia Joffo composta dai genitori e da quattro figli maschi, due già adulti che aiutano il papà
nella sua attività di parrucchiere e due più piccoli, Maurice e Joseph che frequentano la stessa scuola. Ed è Joseph, il più piccolo, a raccontare le peripezie compiute dalla sua famiglia per sfuggire alla Gestapo.

Critica

In uno spazio ridotto come un palcoscenico teatrale, un Sacchetto di Biglie è stato realizzato con il necessario in scena, creando la semplicità e rispettando il valore del lasciare il superfluo per l’essenziale, è stata un ‘ottima intuizione.
La drammaturgia dello spettacolo si focalizza sul gioco delle biglie come filo conduttore della storia, come percorso salvifico per uscire dalla paura e tornare a vivere. Le biglie del piccolo Joseph sono una sorta di magico amuleto dotato del potere di riportare alla memoria del protagonista i momenti belli o dolorosi, ma in ogni caso liberi, vissuti prima della guerra. Un potere immaginario molto potente, il potere che solamente le cose legate intimamente con il nostro essere, come il gioco, possono scatenare.
Le biglie come simbolo di riscatto verso una vita migliore, un gioco che da una parte segna la vita spensierata dei protagonisti e dall’altra cancella la favola per un orco cattivo della guerra.
Il potere della libertà altro simbolo per la sopravvivenza che spinge le persone, i protagonisti verso un futuro senza guerra e ne paura e trovano lungo il percorso ostacoli e gioie.

Conclusione

Un sacchetto di Biglie il romanzo di Joseph Joffo  ha dimostrato che i ricordi impressi su carta e poi trasposizione sugli altri mass media come cinema, fumetto,  teatro, non potranno mai passare nel dimenticati perchè anche grazie alla Giornata della Memoria ci sarà sempre un insegnamento per non volere la guerra, ma essere in mondo governato dalla pace.

27/01/2022

Lara Ceroni

Lascia un commento

POTREBBE INTERESSARTI