Oblivion-The-Human-Jukebox-2017
Al teatro Duse di Bologna, 2017, gli Oblivion portano in scena The Human Juxebox.
Al Teatro le Celebrazioni, 2011, Checco Zalone va in scena Resto Umile World Show.
Oblivion i maghi della risata
Oblivion
Oblivion è un gruppo comico musicale-teatrale con repertorio Showtunes formatosi a Bologna nei primi anni 2000 e composto da cinque attori–cantanti, l’attuale formazione è Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli (ma anche mimi e musicisti) di cabaret.
Il gruppo ha come modelli artistici il Quartetto Cetra, Rodolfo De Angelis, Giorgio Gaber e i
Monty Python, tutti artisti a cui vengono dedicati in scena omaggi sotto forma di parodie dei principali lavori. Talvolta sono stati accostati a i Gufi, di cui non hanno però brani in repertorio.
Si considerano una sorta di “sperimentazione genetica di incrocio” fra i Cetra e i Monty Python.
Il gruppo ha un canale YouTube, Malguion, che per anni è stata la vetrina dei loro video.
Come è nato il nome Oblivion?
Sfatiamo alcuni miti da dove è stato preso il nome Oblivion
- Non è stato preso in prestito dal gruppo musicalerock alternativo britannico Bastile, che realizza il singolo Oblivion estratto dall’ album in studio Bad Blood del 2014.
- Non è stato preso in prestito dal videogiocoaction RPG che è
The Elder Scrolls IV: Oblivion, del 2006, sviluppato da e Bethesda Game Studios pubblicato da Bethesda Softworks per Microsoft Windows, PlayStation 3
e Xbox 360. - Non è stato preso in prestito dal film Oblivion del 2013, scritto, diretto e prodotto da
Joseph Kosinski, con protagonista Tom Cruise. - Non è stato preso in prestito da 2 Cellos – Oblivion (Piazzola)
Il nome del gruppo musicale – teatrale è nato casualmente dal tentativo di digitare Oblivion usando il T9.
Oblivion iniziano la loro gavetta nel mondo dello spettacolo, nel 2009 arrivano a X Factor, ma sono esclusi alla finale, nel periodo primaverile su YouTube pubblicano il video dei
I promessi sposi in dieci minuti riscuotono un enorme successo e diventano più visibili al pubblico con un risultato strepitoso circa 5.499.586 visualizzazioni.
Nel 2009, gli Oblivion lavorano per Rai Radio 2 nella trasmissione Le Colonne di Ercole.
Nel 2010 gli Oblivion sono presenti alla trasmissione con Parla con me condotta da
Serena Dandini, su Rai3
Nel 2011 gli Oblivion lì vediamo protagonisti nella trasmissione comica televisiva di Zelig su Canale 5, con il loro cavallo di battaglia I Promessi Sposi in dieci minuti, per l’occasione dell’evento lo accorciano di 7 minuti.
Una realtà teatrale che omaggia Alessandro Manzoni con i Promessi Sposi in dieci minuti non è solo divertente, istruttiva, ma un altro comico che ha replicato come gli Oblivion sulla cultura letteraria italiana in ambito comico è stato Maurizio Lastrico nel 2009 è andato in onda su Canale 5 a Zelig Off, proponendo una Divina Commedia rivisitata, trattando di temi quotidiani in lingua dantesca.
Gli Oblivion tutt’ora sono in giro per l’Italia a fare tournée teatrali, a comporre canzoni e hanno alle spalle un importante discografia, i loro progetti sono dissacranti per loro i più onesti giurati sono il popolo di YouTube perché è grazie a questa piattaforma che hanno avuto successo e la considerano un mezzo molto democratico.
Gli Oblivion hanno un repertorio ricco di sketch originali e basati su parodie di canzoni, come fa lo stesso Checco Zalone.
Noti anche come Esercizi di stile, gli Oblivion mash-up sono dei numeri in cui gli artisti eseguono, accompagnati solo dalla chitarra suonata da Lorenzo Scuda, dei mash-up tra due artisti o generi, mescolando testo e musica di entrambi. Questi sketch vengono portati eseguiti in teatro dal 2009, all’interno del primo Oblivion Show! ma sono stati pubblicati online solo dal 2015.
Teatro: Oblivion- The Human Jukebox
Oblivion-The-Human-Jukebox-Teatro-Duse-Bologna
Gli Oblivion sono in scena al Teatro Duse di Bologna con lo spettacolo
The Human Jukebox, una macchina ben organizzata in tutte le sue fasi tra comicità e canto, dove nulla è lasciato al caso, uno spettacolo pieno di colore.
Gli Oblivion hanno un repertorio molto ben assortito spaziano dai grandi della musica italiana e internazionale e sono pronti ad affrontare sfide sempre più difficili a colpi di cazzotti, mash-up, parodie, duetti impossibili e canzoni strampalate.
Un flusso di note e ritmi infinito che prenderà vita davanti agli occhi attoniti degli spettatori, ogni sera, per una esperienza folle e mai ripetibile.
Il pubblico avrà l’occasione di scrivere il proprio cantante preferito (i cantanti stranieri che non sono ascoltati in Italia, non saranno usati durante lo spettacolo) verranno messi in un box trasparente all’inizio dello spettacolo, dopo di che vengono estratti i biglietti e a seconda di cosa esce i comici-cantanti distruggeranno i vostri beniamini.
Nessuno spettacolo sarà uguale al precedente.
Oltre all’estrazione del proprio cantante preferito per il pubblico, verranno usate le vecchie glorie della canzone italiana che sono trasmigrati nel Est Europa per avere successo, per esempio Albano, Toto Cutugno, poi c’è tutto Sanremo in 5 minuti tutte le canzoni dei vincitori verranno eseguite in ordine cronologico. Il loro irreverente repertorio continua sulla scia dei Ricchi e Poveri ai Rapper, da Ligabue ai Cori Gospel, da Morandi ai Queen, X Factor, Il Volo.
Il gran finale dello spettacolo è uno esorcismo in platea nei confronti di uno del pubblico preso a caso lo guariranno dall’omosessualità attraverso la citazione delle parole del profeta Bovia o per lo meno cercheranno di guarirlo. Come dicono gli Oblivion “l’omossessualità è questa malattia molto grave che avvelena i nostri tempi, cercheranno di riportare il corretto ordine delle cose”.
Sicuramente chi non conosce questa performance artistica ridere gli farà bene, ma non ha tutti può piacere anche se in forma comica il discorso dell’omosessualità sembra che ancora oggi non tutti accettano questa realtà, ma si sa i comici devono dire anche la loro che piaccia o pure no.
Sicuramente gli Oblivion sono un gruppo di cantanti-attori da andare a vedere per l’eleganza nell’allestimento scenografico serve spesso per introdurre i loro numerosi sketch, hanno il pregio che toccano tematiche delicate usando toni leggeri, lo spettacolo The Human Jukebox è un mix di tempi comici perfetti, realizzano una serie di gag una migliore dell’altra, il loro repertorio è innovativo, strutturalmente gli sketch sono all’avanguardia, ricchi di cultura.
Tutte queste caratteristiche rendono gli Oblivion uno dei gruppi detentori per impegno, qualità, stupore, assai difficile da vedere sui palchi italiani.
Oltre agli Oblivion nella comicità italiana si può fare affidamento a Checco Zalone, che nella sua lunga carriera ha saputo farsi amare da tutte le generazioni, potando nelle case degli italiani una ventata di autoironia ben miscelata.
Checco Zalone il grande One Man Show
Checco Zalone
Checco Zalone, nome d’arte di Luca Pasquale Medici (Bari, 3 giugno 1977), laureato in Giurisprudenza, è un comico, cabarettista, attore, conduttore televisivo, imitatore, musicista, cantautore, sceneggiatore e regista italiano.
Il nome d’arte Checco Zalone, in dialetto barese, ricorda l’espressione “che cozzalone!”, che significa “che tamarro!
Ha suonato con diversi musicisti jazz pugliesi e non solo tra cui i chitarristi Vito Ottolino,
Pino Mazzarano e il batterista Ale Baldi. Esordisce nel 2004 insieme a
Giacinto Lucariello e Pierluigi Morizio, con cui presenta il concorso di bellezza
Ragazza Cinema Ok nei locali della Puglia.
Poi, appare con Gennaro Nunziante in alcuni programmi di Telenorba.
Il personaggio Checco Zalone è la parodia di un cantante neomelodico pugliese che si esibisce durante comunioni e matrimoni, rielaborando in chiave neomelodica tutti i generi musicali. Per stessa ammissione dell’autore il personaggio si rifà a quelli interpretati da
Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo, rispettivamente “Piero Scamarcio e lo Scippatore d’emozioni”, ispirato anche da esibizioni di cantanti neomelodici presenti sul palinsesto di Telenorba.
L’abbigliamento, consistente in una maglietta rosa attillata e un paio di jeans, e un uso alquanto personale della grammatica italiana caratterizzano il personaggio.
Durante le sue apparizioni a Zelig, Checco fa intendere di essere un ex-galeotto, e molto spesso racconta le sue comiche avventure presentandosi come vittima della società, mentre alla fine lascia intendere che stava commettendo furti, rapine, ecc.
Proviene dal laboratorio Zelig di Bari, raggiunge la notorietà quando approda nel 2005 sul palco di Zelig Off e partecipa successivamente a Zelig Circus, in cui si esibisce anche nell’imitazione di Carmen Consoli e viene presentato come un cantautore napoletano.
Presente in molte edizioni di Zelig come comico, è salito alla ribalta nel 2006 grazie alla canzone Siamo una squadra fortissimi, uscita durante il campionato mondiale di calcio 2006 culminato con la vittoria dell’Italia.
Esordisce come attore nel 2009 con l’uscita del suo primo film Cado dalle nubi, questo film nel 2010 ha ricevuto il premio Globo D’oro come miglior attore rivelazione, sempre nel 2010
Checco Zalone è stato ospite di Parla con me condotto da Serena Dandini; seguito da
Che bella giornata nel 2011; quest’ultimo raggiunse un totale di 43.475.840 euro al botteghino italiano, superando così gli incassi di un altro storico film italiano di successo,
La vita è bella di Roberto Benigni, e diventando così il terzo film di sempre (dopo Avatar e Titanic) ad aver incassato maggiormente in Italia.
Nel 2013 esce il suo terzo film Sole a catinelle che con un incasso di 51.948.550 euro risulta il secondo film con i maggiori incassi in Italia dietro ad Avatar.
Il 1º gennaio 2016 esce il suo quarto film, Quo vado?, che in soli 6 giorni incassa 37.235.888 euro e che gli permette di superare anche Star Wars: Il risveglio della Forza per quanto riguarda il pubblico italiano.
Resto Umile Word Tour
Checco-Zalone-Resto-Umile-World-Tour
Checco Zalone ha fatto centro portando in scena Resto Umile Word Tour che dal 2011 ha riscosso un enorme successo, tra la televisione, i teatri, gli stadi in giro per l’Italia con un biglietto economico di solo 40 euro.
Nel 2011 a Bologna, lo spettacolo è andato in scena al Teatro Le Celebrazioni.
Il gruppo inossidabile è formato dai compagni di viaggio di Checco Zalone sono Duccio Forzano alla regia, l’inseparabile band dei Mitili Ignoti (arricchita dai fiati dei Fiatellas), la “gnocca intelligente” Youma Diakite, l’attrice Claudia Potenza e il corpo di ballo le Seconda Chance… “scelto – parola di Checco – più per il corpo che per il ballo”. “Resto Umile World Show” è un programma di
Luca Medici e Gennaro Nunziante, a cura di Roberto Bosatra, prodotto e realizzato da Bananas srl. E’ scritto con Federico Basso e Carlo Turati.
La scenografia è ideata da Dario Cavaletti, fotografia e luci sono firmate da Aldo Solbiati.
Checco Zalone è un One Show Man al livello di Fiorello, Teo Teocoli, Panariello, Massimo Ranieri.
Lo spettacolo di Checco Zalone è un’enorme produzione con un gigantesco palco, una mega scenografia, un orchestra dal vivo di 8 elementi, corpo da ballo, effetti speciali.
Ci sono elementi già visti in televisione come la parodia del suo contemporaneo il Presidente di Regione Vendola, che come Jesus Christ Superstar appare e regala le sue taumaturgiche dichiarazioni forbite.
Tra i vecchi cavalli di battaglia ci sono anche delle novità che sono state gradite dal pubblico.
Una nota dolente per lo spettacolo è stata i doppi sensi che per gli adulti erano comprensibili e lì faceva ridere, ma i bambini rimanevano meravigliati e non ridevano.
Lo show man Checco Zalone è un grande intrattenitore che porta gioia nei cuori, le battute sferzanti sono in fondo la bocca della verità sulla società.
Checco Zalone è un’artista a tutto tondo sa improvvisare, tratta tematiche delicate, è un poli strumentista (chitarra e pianoforte) scrive, canta, è un comico qualificato che grazie alla sue tenacia e al suo talento è riuscito ad entrare nell’immensa macchina dello spettacolo, realizzandosi a pieno.
Il teatro è per tutti
Il teatro è per tutti grandi e piccini, ci sono diverse compagnie che potete andare a vedere come gli Oblivion o un’artista solo come Checco Zalone, ma l’importante è riaffollare i teatri che sono rimasti vuoti per troppo tempo.
20/03/2017
Lara Ceroni