Addio al magnifico Franco Battiato

by Lara Ceroni
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Addio al magnifico Franco Battiano
Franco Battiano in una foto dagiovane

Franco Battiato il maestro della ricerca della musica dello spirito libero

Franco Battiato il cantautore filosofico e geniale ci ha lasciato ieri e oggi ci sono i funerali in forma privata.
Tra i ricordi dei suoi amici e la sua musica è lasciata ai posteri che ne faranno buon uso.

Il grande genio della musica poetica avanguardistica

Franco Battiano auore sperimentale della musica

Franco Battiato un musicista, un cineasta, un pittore

Addio al magnifico Franco Battiano un artista completo che ha saputo dare alla musica, al cinema, alla pittura un impronta originale, regalando sempre tante emozioni e riflessioni al suo pubblico che lo amava.
Franco Battiato ci ha lasciato ieri nella sua casa a Milo era molto malato da tempo, dopo la rottura del femore e del bacino era riapparso sui social network ma non in pubblico.
Il cantautore siciliano era nato a Ionica, oggi questo piccolo comune non esiste più, nel lontano 23 marzo del 1945.
Il maestro ci lascia all’età di 76, oggi si sono svolti i funerali strettamente riservati a pochi intimi nella chiesetta all’interno della villa del maestro, Villa Grazia nella città di Milo, questo magnifico luogo era un omaggio alla sua cara mamma.
Ai funerali erano presenti il mondo dello spettacolo come Carmen Consoli, Giovanni Caccamo e altri.
I funerali saranno celebrati da padre e amico Giubalberto Bormolini.
Il corpo del cantautore, per suo preciso volere sarà cremato e le spoglie ritorneranno a Villa Grazia.
In questo articolo troverete gli amici più cari come Bormolini, Morgan, il sindaco Pogliese che ricordano Battiano.

Guidalberto Bormolini e l’amico Franco Battiato

Dibattito costruttivo tra Guidalberto Bormolini e il cantautore Franco Battiato al Teatro Metropolitan di Catania nel 2014

Amico e teologo Guidalberto Bormolini e il cantautore Franco Battiato dialogano sul film documentario Attraversando il Bardo

Guidalberto Bormolini ricorda l’amico scomparso alla Radio Vaticana con queste parole:<<Sincero e onesto ricercatore spirituale che ha fatto della ricerca del divino uno scopo di vita e era profondamente convinto che la morte rappresentasse una porta per accedere a un mistero spirituale di bellezza, negli ultimi anni della sua vita, si era molto avvicinato al cristianesimo.>>

In questa occasione vorrei ricordare il dibattito tra padre Guidalberto Bormolini insieme a Franco Battiato  al Teatro Metropolitan di Catania  durante la prima proiezione del film documentario Attraversando il Bardo, era il 28 Maggio 2014, da cui è stato tratto anche il libro.
Il dialogo che creano è intenso e profondo sull’Aldilà,  sulla morte, sull’eutanasia, sulla malattia e tanti altri aspetti vengo messi in luce sempre dopo aver visto il documentario.
Dal film-documentario Attraversando il Bardo è tratto questa toccante poesia Risveglio di Karma Nur May letta da Alba Rohrwacher:

La mia memoria si è persa dentro la forza luminosa delle tenebre
e distogliendo lo sguardo dalla luce che rabbuia il mondo
è scomparsa tra le nere acque di un pauroso mare.
La mia memoria si è persa per raggiungere luoghi d’ incanto e magia
che profumano d’ inganno.

Tra riflessi d’ ambra e sentori d’ incenso si è risvegliata dal sogno
per farsi regina di una conoscenza che contempla mille verità
ma non reclama verità alcuna.

Ha vagato tra i dispersi infiniti di un assolato deserto
e avanzando immobile dal più potente dei richiami
è giunta tra i giardini segreti di Damasco
silenziosa e pura fino all’ anima.

Mi hai seguita fin qui, dove il respiro della terra quieta
svela i suoi segreti.
Solo ad Ovest, dove la fine è un’ accogliente porta d’ entrata
osservando le nuvole al tramonto, scoprirai
che tutti i sogni e i luoghi incantati della terra assomigliano alla morte.
Il suo richiamo è qui, nella trama colorata del cielo
che forma intrecci di fuoco come vorticose spirali di un mandala.

Si nasconde tra le dune silenziose ed il loro gioco di armonie segrete
è nel suono del vento che le avvolge
con la sacralità salvifica di un canto.

La morte è un luogo di libertà che spinge i viaggiatori all’ esilio
mutevole e fiera figlia del silenzio, abbandono e visione
processo alchemico che tramuta l’ombra in luce
nel disordine apparente che concilia gli opposti.
Era qui al crepuscolo, come un nemico di sabbia addormentato
che custodisce sentieri d’ amore e di paura.

Nè bene nè male, la morte è racchiusa qui, nel cerchio della vita
tra il sogno e l’ attesa
è il riflesso di un’ immagine senza tempo
venuta a mescolarsi col ritmo dell’ universo.

La morte è là, dove si ravvisano i segni del divenire
e attecchisce il perdono.

Non distogliere lo sguardo dalla morte e dal suo inganno
seguilo senza farti domande, così come accetti il profumo di un fiore
o l’ albeggiare di un fertile mattino.

Chi non cede ai sogni e alla magia della vita
non conosce nè morte, nè realta, nè conforto.
Solo dimenticando potrai morire e rinascere.

Non cambiare il mondo:
diventa morte e potrai raggiungere la tua parte immortale.

Per scoprire il segreto dell’ ignoto occorre attraversarlo
arrendersi alla grazia disarmati.

Tra mille anni cercherai di vederti attraverso i tuoi stessi occhi
o salverai dall’ abisso colui che in passato dimorò nei tuoi giorni.

Dentro ogni morte c’ è una vita che conosciamo e figli
che ci ameranno col cuore dei nostri padri; dentro ogni morte
il principio di un’ unica coscienza universale
e tanti piccoli frammenti di assoluto
come indecifrabili germogli in cui si cristallizza l’ amore eterno.

Che tu sia respiro del vento, riflesso degli astri notturni, ombra
della mia assenza, mare calmo o scintilla divina, apri i miei occhi
e ovunque tu sia diretta portami con te, verso un destino
d’ irresistibile bellezza che guidi le infinite possibilità del mio spirito
verso la compassione perenne.

Percorrerò ancora molti sentieri, aprendo varchi al di là del tempo
e nel miracolo di un momento estatico
mentre la gratitudine della vita si riapproprierà del suo mistero
mite bagliore di un raggio di sole
avrò smarrito per sempre la via del ritorno.

Solo chi sottrae il suo cuore alla ferocia dell’ego
e innalza templi all’eterno
sa che la morte non muore nè mai nascerà.

Se vi stata piacendo l’articolo fatemelo sapere nei commenti e condividete.

Morgan ricorda con affetto l’amico Battiato

Morgan ricorda con affetto Battiato nel programma di Serena Bortone

Moragan, ieri 18 Maggio 2021, ospite in collegamento da Milano per la trasmissione Oggi è un altro giorno di Serena Bortone su Rai 1 ricorada commosso come conobbe l’amico Franco Battiano.

La loro amicizia è nata grazie a Franco Battiato ricorda il cantautore Morgan.

<<É stato lui a cercarmi, mi è venuto a trovare una volta in camerino e mi ha detto la tua musica è simile alla mia anche se nei tuoi testi critichi troppo spesso ed io ho pensato: ma senti chi parla, da quel momento siamo diventati grandi amici.>> 

Nel profilo di Instagram di Morgan ha lasciato un post salutando Franco Battiato con queste parole:

<<Santo cielo, non avrei mai voluto arrivasse questo momento. Mi fa tanto male pensare alla sua bontà alla sua ironia la sua intelligenza. Battiato era uno degli ultimi veri uomini di cultura in questa Italia mediocre e spenta. Finché è stato al mondo potevo dire che c’era qualcuno che mi capiva. Adesso sia io che la maggior parte del mondo che mi circonda siamo alla deriva, abbiamo quasi esclusivamente cattivi esempi di egoismo utilitarismo e ignoranza. Ecco, Battiato era il contrario esatto: un leader sensibile, generoso e colto. Mi ha sempre chiamato Morganetto. Pace all’anima sua. Sono triste, incazzato, affranto, malinconico, piangente, nostalgico e desolato, ho il, cuore spezzato e sono disperso, disperato>>.

Battiato era un uomo che si circondava solo di persone colte  tra filosofi, aristocratici, musicisti.
Vi voglio far ricordare l’amico cantautore bolognese Lucio Dalla anche lui scomparso nel lontano 2012.
Franco Battiato fece una sorpresa al suo caro amico musicista e regista Lucio Dalla, che era impegnato al Teatro Rossini di Lugo proprio durante le prove di Arlecchino, all’interno della rassegna Lugo Opera Festival del 2016.

Il Sindaco Salvo Pogliese dedica il lungomare a Franco Battiato

Sindaco Salvo Pogliese il lungomare di Catania sarà intitolata Franco Battiato

Sindaco Salvo Pogliese intitola il lungomare catanese a Franco Battiato

Il Sindaco Salvo Pogliese omaggia la scomparsa del cittadino illustre dedicando il lungomare catanese a Franco Battiato, l’annuncio è arrivato attraverso la sua pagina ufficiale di Facebook e affermando che anche altri luoghi della città, evocativi dal punto di vista artistico culturale e naturalistico vengano dedicati al cantautore siciliano.
<<La spettacolarità del nostro lungomare che unisce visivamente l’Etna con il mare Ionio, nel contesto della roccia lavica delle antiche eruzioni del nostro Vulcano diverrà simbolo di un uomo, un artista che ha interpretato magnificamente i valori della natura travalicando i confini della Sicilia e dell’Italia per la sua innata capacità di cogliere i sentimenti più profondi dell’umanità. La grande emozione che ha suscitato in tutta l’Italia la morte di Franco Battiato ci ha convinti che per ricordare una personalità che ha segnato i sentimenti di generazioni di cittadini, era necessario intestargli un luogo che ne ricordasse la grandezza artistica e di innamorato della nostra città, che per il suo straordinario talento lo aveva adottato da fin giovanissimo.

Nel Lungomare verrà posizionata una grande immagine di Franco Battiato realizzata da artisti della street art e, l’intitolazione del Lungomare al genio musicale siciliano, non modificherà i toponimi esistenti.>>

La grande eredità musicale

Franco Battiato e la sua eredità musicale

Franco Battiato con il suo testo musicale famoso Centro di Gravità Permanente

Franco Battiato lascia hai posteri un’immensa qualità musicale, rara e raffinata.
Nel tempo l’artista  si evoluto nella ricerca del bello, del misterioso, la sua filosofia era impregnata nei suoi testi musicali.
I fans lo ricordano con affetto continuando a cantare i suoi successi come Centro di Gravità Permanente del 1981 contenuto il brano all’interno dell’album “La voce del padrone“,  Voglio vederti Danzare del 1982 contenuto dell’album “L’Arca di Noè” è un brano con riferimenti esoterici e musiche elettroniche, La Cura del 1996 all’interno dell’album “L’Imboscata“, è scritta insieme al filosofo Manilio Sgalambro.
La sua musica arricchiva la natura con elementi nuovi e chi lo ascoltava era immerso in un sogno possibile perchè dava coraggio all’azione.

Critica

Franco Battiato lascia un vuoto non colmabile nel mondo della musica, i suoi testi musicali sono una filosofia di vita. I fans, gli amici, i familiari che hanno conosciuto sia l’artista che l’uomo, forse un giorno lo rincontreranno in una nuova veste.

<<Non aver paura della morte… Fa meno male della vita!>>
Jim Morrison

19/05/2021

Lara Ceroni

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