Aspettando Adrian la quarta punta non convince nessuno

by Lara Ceroni
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Aspettando Adrian il pre-show al teatro Camploy della quarta puntata è un buco nell’acqua pur con ospiti importanti. La serie Adrian tratta in modo più specifico il tema della manipolazione.

Il Pre- Show

Quarta-puntata-Aspettando-Adrian-Max-Tortora-nei-panni-di-Adriano-Celentano-Recensione-Comparata-2019

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Dopo le tre puntate delle settimane scorse, il programma più chiacchierato della TV italiana è ancora in piedi, la serie animata Adrian di Adriano Celentano e il pre-show al Teatro Camploy di Verona dove la strategia attuata da Adriano di non farsi vedere né al pubblico in teatro e quindi neanche allo spettatore in casa non ha portato buoni frutti, ma solo tante polemiche.

Ieri sera la puntata al Teatro Camploy di Verona, non ha avuto notevoli cambiamenti dalle precedenti puntate, c’è una new entry Max Tortora che interpreta Adriano Celentano e cerca invano di entrare nell’arca, poi è stata la volta Giuseppe D’ Onofrio il direttore di Greenpeace, che fa un monologo sui flussi migratori, riscaldamento globale fino ad entra di diritto nell’arca.

È stato ospite della serata il ballerino internazionale russo Sergei Polunin grande stimatore del Molleggiato, è stato intervistato da Ilenia Pastorelli e poi si è esibito in una performance che ha incantato il pubblico, con il brano “Fuoco nel vento” scritta da Jovanotti per il Molleggiato.

Si percepiva un’aria pesante, ancora una volta Adriano Celentano usa la strategia di non presentarsi e ha mandato sul palco un sosia questa idea non è piaciuta, nessuno vuole mettere in dubbio la grande attorialità di Max Tortora, ma fino a quando il gioco dura poco è una cosa, se si prolunga si cade nel ridicolo.

La manipolazione dell’orologiaio

Serie-Adrian-Quarta-punata-Recensione-Comparata-2019

Serie-Adrian-Quarta-punata-Recensione-Comparata-2019

Regia, Sceneggiatura, Soggetto di Serie,
Bibbia Letteraria, Montaggio:
 Adriano Celentano

Sceneggiatura: Collaborazioni con alcuni allievi della scuola Holden di Alessandro Baricco

Grafica, Disegni dei Personaggi: Milo Manara

Sceneggiatura: Vincenzo Cerami

Musiche Originali: Nicola Piovani

Produttore Esecutivo per CLAN CELENTANO: Claudia Mori

Canale: 5

Rete Televisiva: Mediaset

Nazione: Italia

Il cartoon Adrian ha una storia ambientata nel futuro siamo nel 2068 è tra il fantasy, il giallo e l’autobiografia.
Il cartoon Adrian è trasmesso senza essere una Prima Tv, senza una censura per le scene di nudo, senza avere bollini per la tutela dei bambini.

La quarta puntata si svolge a Milano.

L’orologiaio che investe di Darian prende le redini del suo piano per far crollare il Potere, accetta di esibirsi negli studi televisivi del regime, ma realmente non seguirà le direttive dell’avido manager.
Darian grazie ad una rete locale si farà intervistare nelle strade della città, spiazzando tutti.

I vescovi della Chiesa cedono le loro cattedrali alle lusinghe del Potere che demoliscono la religioni, facendola diventare un cumulo di macerie e innalzando enormi palazzi.

Il Duomo e la galleria Vittorio Emanuele II sono irriconoscibili, la cattedrale è invasa dai pannelli pubblicitari, mentre la galleria è diventata un centro commerciale.
Un bambino chiede delle origini del passato di questi luoghi ma la maestra lo azzittisce. Solo l’orologiaio tolti gli abiti di Darian passeggia per le strade di Milano con Gilda e vedendo la curiosità del piccolo gli fa vedere una cattedrale inedita.

Le persone accorse nel vedere l’interno della cattedrale, grazie ad guida inedita come l’orologiaio che fa da cicerone dell’arte, egli riesce a scuotere le coscienze dei presenti e una bambina della scuola intona I want to Know così l’orologiaio fa cadere il velo dei pannelli pubblicitari attraverso un pulsante e dal buio della città, esce un centro Milano pieno di luce.

La polizia del regime intervenuta chiede spiegazione, l’orologiaio si colpevolizza ma poi anche i bambini e così via, fino ad non arrivare ad un vero colpevole.

Il regime s’inventa una manifestazione in risposta alla contro offensiva e per l’accaduto colpevolizza Darian cercando di distruggerlo.

Ad un certo punto in tv passano delle immagini degli anni’80 dove c’è Adriano Celentano e c’è una grande somiglianza con l’orologiaio Adrian e anche Darian sta vedendo la tv che trasmette le immagini del passato. In questo lasso di tempo entra in casa di Darian l’ex acclamato cantante Johnny Silver che ha il compito di eliminare l’avversario per riavere il suo posto nella società e ritornare il numero uno nella discografia grazie al regime.

Darian alter-ego di Adrian riesce con le sue doti di persuasore a convincere Johnny Silver che per lui c’è ancora posto e che per quanto lo riguarda non sono in competizione.

Critica

Bisogna chiedersi se gli spettatori paganti del teatro gradiscono queste ripetute assenze e un mia culpa di Adriano Celentano e le continue sostituzioni flop, mentre gli spettatori a casa hanno il vantaggio di cambiare il canale e non vederlo per non annoiarsi.

Sembrava un’idea geniale all’inizio far finta di non presentarsi ma poi si è rivelato un fallimento e non c’è stato nulla da fare, Adriano è rimasto sui suoi passi incurante di tutti.

Follia o genio? Giudicate voi!

La serie animata Adrian nella quarta puntata tocca i temi del Potere che compra tutti anche la chiesa, ma è un tema ricorrente anche nei fumetti basta pensare al fumetto satirico
Jenus di Don Alemanno, vi consiglio di leggere la mia recensione che ha anche l’intervista sull’autore.

Un solo uomo che cambia le sorti del mondo è un tema caro al cristianesimo, basta vedere la figura di Gesù, o nei fumetti dei supereroi di Stan Lee, così l’orologiaio vuole rappresentare con le sue tante maschere che se ci credi le cose cambiano basta la volta di una sola persona affinché gli altri ti seguono.

È un grido a non soccombere dinnanzi al più forte, ma credere nel cambiamento!

5/02/2019

Lara Ceroni

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